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iMac intel: guida all’installazione di un SSD interno o esterno

Upgrade iMac

 Intro

I modelli di iMac prodotti dal 2008 al 2017 e dotati di hard disk meccanico possono essere riportati a nuova vita senza spendere una fortuna e ritrovandosi tra le mani un computer perfettamente utilizzabile che può essere ancora utile, magari per la produttività personale, per essere di supporto ad uno studente o per lo smart working. Si tratta di Mac con processore intel sui quali può essere ancora fatto girare Windows 10 attraverso BootCamp o, nei modelli più recenti, utilizzando la virtualizzazione: un dettaglio non da poco se si considera che nei nuovi Mac equipaggiati con il SoC Apple Silicon può essere virtualizzato solo Windows 11 on Arm, un sistema operativo immaturo che ha grossi problemi di compatibilità con il software e i driver delle periferiche presenti sul mercato.

In questo post vi guideremo all’upgrade del vostro iMac fornendovi alcune informazioni valide per tutti i modelli per poi scendere nel dettaglio delle operazioni da compiere e del materiale da acquistare per ciascuno di essi, fornendovi i link alle guide specifiche per la sostituzione dell’hard disk e della memoria RAM e dandovi un consiglio circa le configurazioni con il migliore rapporto qualità/prezzo.
Il primo capitolo tratta dell’operazione in generale, nell’ultimo ci sono risorse utili per tutti gli upgrade. Gli altri capitoli trattano nello specifico dell’upgrade per un determinato modello o  per un gruppo di modelli.

Sommario

Considerazioni generali valide per tutti i modelli
Limitazione di responsabilità
iMac 2008 – 2009 -2010
iMac 2011
iMac 2012 – 2013
iMac 2014 – 2015
iMac 2017
Risorse utili per tutti gli upgrade
Tabella riepilogativa del materiale
Conclusioni

Considerazioni generali valide per tutti i modelli

Il problema principale di questi sistemi è l’hard disk elettromeccanico di cui sono equipaggiati che gli consente una velocità di trasferimento massima di cica 50 MB/s assolutamente non adatta ai moderni sistemi operativi ed ai moderni software. Lavorare al recupero delle funzionalità originarie deframmentando il disco o reinstallando il sistema operativo è solo una perdita di tempo, l’hard disk rimane sempre il collo di bottiglia in grado di penalizzare l’intero sistema. L’unica soluzione praticabile consiste nella sostituzione del disco di avvio con un SSD, che, a seconda dei casi, dovrà essere installato interamente, in sostituzione di quello meccanico, o collegato all’iMac scegliendo con attenzione la porta, tra quelle disponibili, in grado di garantire il risultato migliore.

In alcuni casi, collegando l’SSD giusto alle porte Thunderbolt o alle porte USB che supportano i protocolli più recenti, sarà possibile ottenere prestazioni migliori rispetto alla sostituzione dell’hard disk interno che potrà essere utilizzato quale unità aggiuntiva di storage o backup: sarà nostra cura segnalarvi questa opportunità quando l’upgrade del modello trattato consentirà di coglierla.

Un ulteriore upgrade da valutare è l’ampliamento della memoria RAM, che però, senza la sostituzione dell’hard disk con un SSD è praticamente inutile.

Una particolare attenzione va fatta al browser web. I virus si prendono in internet e quando si è costretti ad usare una versione di MacOS non aggiornata è probabile che Safari non venga aggiornato con le patch di sicurezza, ragione per la quale è preferibile utilizzare un browser di terze parti come Firefox.

Gli aggiornamenti che proponiamo le rendono questi iMac con qualche anno sulle spalle, macchine utilizzabili sia con MacOS sia con Windows 10 utilizzando Boot Camp o, nelle macchine più recenti, attraverso la virtualizzazione con Parallels, cosa che regala la possibilità di avere i due sistemi attivi contemporaneamente ma rende praticamente obbliatorio l’upgrade della RAM ad almeno 16GB.

Vi è, poi, la possibilità di montare un MacOS più recente negli iMac che non lo supportano attraverso le patch; un escamotage consigliato solo ai più esperti in quanto bisogna seguire una procedura laboriosa e può comportare il mancato funzionamento di parti dell’hardware quali la telecamera o il modulo bluetooth e Wi-Fi.

Limitazione di responsabilità

Gli upgrade consigliati in questo articolo, per forza di cose, non possono essere tutti frutto di esperienza diretta. Le fonti dalle quali sono state attinte le informazioni che forniamo sono di affidabili, ma se per qualche motivo, per un errore nostro o vostro, qualcosa dovesse storto, noi di ApplePhlosophy non ci riterremo responsabili.  Non vi apprestate a smontare il vostro iMac se non vi sentite in grado di farlo e se non avete alcuna esperienza del campo dell’elettronica e dell’informatica. Fate sempre copie di backup con Time Machine o iCloud prima di iniziare le operazioni, tenete da parte i pezzi sostituiti ed acquistate il materiale consigliato su Amazon: in questo modo sarete sicuri che in caso di incompatibilità tra i passi sostituiti ed il vostro iMac potrete restituire in tempo utile i pezzi ottenendo il rimborso totale di quanto speso.

iMac 2008 – 2009 -2010

iMac 20
iMac 20″ 2008
  • Che Mac sono
    si tratta di iMac con processore dual core intel Core 2 Duo per il per il 2008-2009 mentre per il modello del 2010 si si poteva scegliere un processore intel core i3,i5, o i7 . Lo schermo non è retina, ma è comunque di ottima qualità. Questo genere di macchine va bene per la navigazione in internet utilizzando un browser di terze parti come Firefox sulla partizione MacOS,  ed Edge su windows 10. Sulla partizione Windows è sconsigliato mettere un Antivirus diverso da Defender che è quello di sistema ed è già installato
  • Che tipo di upgrade hardware fare
    -SSD
    L’intervento principale è la sostituzione dell’hard disk interno da 3,5″ con un SSD da 2,5″. Alcuni utenti lasciano l’Hard Disk al suo posto ed eliminano il lettore DVD andando a sostituirlo con un SSD da 2,5″ da utilizzare come disco di avvio, in questo modo il vecchio HD si può utilizzare come unità di storage o unità di backup Time Machine. È una soluzione interessante in quanto permette il riutilizzo del vecchio disco, ma non ci sentiamo di consigliarvela, a meno che il DVD non sia guasto, in quanto l’unità ottica in alcuni casi può ancora essere utile e, inoltre, nel iMac 2010, si verifica una particolare situazione ibrida per la quale il disco rigido è collegato ad un’interfaccia SATA III il doppio più veloce rispetto all’interfaccia SATAII a cui è connesso il lettore di DVD Superdrive.
    -RAM
    Per un funzionamento ottimale, va portata la memoria RAM alla massima dimensione supportata di:
    – 4GB per l’iMac 2008 di tipoPC2-6400 DDR2 (800) 200 pin SO-DIMM
    ,  
    – 8 GB per l’iMac 2009 di tipo PC3-8500 DDR3 (1066) 204 pin SO-DIMM,

    – 16GB  per l’iMac 2010 di tipo PC3-10600 DDR3 (1333) 204 pin SO-DIMM. Le memorie devono essere scelte accuratamente, se non sono il modello giusto per quanto riguarda parità e frequenza di funzionamento non funzioneranno.  Cliccando sui link verrete trasferiti alla pagina di aquisto delle memorie  corrette per il vostro iMac, fate attenzione a non confonderle e non fate l’errore di mantenere i banchi vecchi, la cosa migliore è metterli tutti identici. I link saranno anche riportati in una tabella alla fine dell’articolo.
  • Che prestazioni di accesso al disco si otterranno dopo l’upgrade
    Per gli iMac del 2008-2009 a causa del fatto che l’interfaccia con l’SSD e di tipo SATAII la velocità di accesso ai dati si attesterà sui 200-250 MB/s.
    Nel’iMac del 2010, l’aggiornamento al firmware EFI 1.6, oltre a rendere più stabile la connessione Thunderbolt, ha portato la velocità l’interfaccia con l’hard disk  SATA III da 3GB/s ai canonici 6Gb/s previsti per quest’interfaccia, quindi la velocità di connessione arriverà anche a 550 MB/s. Bisogna notare, come scritto anche sopra, che però l’interfaccia con il lettore DVD è rimasta SATA II quindi, se si sostituisce il Superdrive, l’SSD che occuperà il suo alloggiamento accederà ai dati a 200-250 MB/s.
  • Che materiale  utilizzare per l’upgrade
    L’SSD da montare è un SSD da 2,5″ alloggiato in una staffa di conversione.
    Le memorie sono da:
    – 4GB per l’iMac 2008 di tipoPC2-6400 DDR2 (800) 200 pin SO-DIMM;
    8 GB per l’iMac 2009 di tipo PC3-8500 DDR3 (1066) 204 pin SO-DIMM;
    – 16GB  per l’iMac 2010 di tipo PC3-10600 DDR3 (1333) 204 pin SO-DIMM.
  • Quanto è difficile l’upgrade?
    questi modelli non hanno il vetro frontale incollato col biadesivo come i successivi a partire dal 2012.  Il vetro è tenuto in posizione da una serie di magneti al neodimio ad alte prestazioni. Tolto il vetro di protezione bisogna accedere all’Hard Disk smontando il monitor. La fase più delicata consiste nella separazione dei flat cable e dei cavi che collegano il monitor alla scheda madre; dopo il montaggio bisogna fare attenzione a riposizionare correttamente il sensore di temperatura sul nuovo SSD.
  • Installazione sistema dual boot MacOS – Windows
    l’iMac, nelle versioni precedenti al 2015, non supporta l’installazione di Windows 10, ma è possibile aggirare questa limitazione con un escamotage in fase di installazione ed un paziente lavoro di ricerca dei driver delle periferiche non riconosciute successivamente.
    Dopo avere installato il sistema operativo più aggiornato che può equipaggiare il vostro iMac,  per il 2008 El Capitan, per il 2009 ed il 2010 High Sierra, affidatevi all’Assistente Boot Camp  per creare la partizione Windows. Con Dall’assistente Boot Camp create la chiavetta con i driver, inserite un CD con Windows 7 nel lettore ottico e, da Boot Camp, lanciate l’installazione facendo molto bene attenzione a determinare lo spazio che vi servirà su Windows: dopo l’installazione sarà difficile cambiare le dimensioni delle partizioni. Se non siete deboli di cuore, bloccate l’installazione di Windows 7 subito dopo la creazione della partizione NTFS, espellete il CD di windows 7, rimpiazzatelo con quello  di Windows 10, riavviate il computer tenero premendo  il tasto Alt, scegliete l’avvio da CD e iniziate nuovamente  l’installazione di Windows avendo cura di scegliere lo spazio che avevate destinato a Windows e non quello dove è già installato MacOS. Potete anche lasciare finire l’installazione di Windows 7 e vedere se vi propone l’upgrade a Windows 10 (Dipende dalla licenza) o rifare l’installazione di Windows 10 partendo da CD o da una chiavetta USB bootable con l’installazioni di Windows 10 che avrete preparato su un  PC Windows seguendo una delle tante guide in rete.
  • Risorse utili per iMac 2008 -2009,2010:
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2008 : link
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2009/2010 21,5″ : link
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2010 27″ : link

iMac 2011

iMac 2011
iMac 2011
  • Che Mac è
    si tratta di iMac con processore  intel core i5, o i7 a quatto core.  A differenza degli iMac precedenti, è il primo a montare  una porta Thunderbolt da 10 GB/s, cosa che permette di considerare il collegamento di un SSD esterno. Lo schermo non è retina ma è comunque di ottima qualità. Oltre che  per la navigazione in internet, utilizzando un browser di terze parti come Firefox sulla partizione MacOS ed Edge su windows 10, questo iMac va bene  bene per operare con la suite Office di Microsoft o gli equivalenti open source. Sulla partizione Windows è sconsigliato mettere un Antivirus diverso da Defender che è quello di sistema ed è già installato.
  • Che tipo di upgrade hardware fare
    -SSD
    È possibile la sostituzione dell’hard disk interno da 3,5″ con un SSD da 2,5″ oppure, come già visto, è  possibile lasciare l’Hard Disk al suo posto ed eliminano il lettore DVD andando a sostituirlo con un SSD da 2,5″ da utilizzare come disco di avvio: in questo modo il vecchio HD si può utilizzare come unità di storage o unità di backup Time Machine. È una soluzione interessante in quanto permette il riutilizzo del vecchio disco, ma non ci sentiamo di consigliarvela, a meno che il DVD non sia guasto, in quanto l’unità ottica in alcuni casi può ancora essere utile. Una soluzione che può sortire risultati migliori ed è assolutamente la meno invasiva è sfruttare la porta Thunderbolt per collegare un SSD esterno che a livello di prestazioni permetterebbe di raggiungere risultati addirittura superiori a quelli ottenibili sostituendo l’Hard Disk Interno.
    -RAM
    Per un funzionamento ottimale, Inoltre, va portata la memoria RAM alla massima dimensione supportata di che per l’iMac del 2011 è 16 GB e deve essere di tipo PC3-10600DDR3 (1333) 204 pin SO-DIMM. Le memorie devono essere scelte accuratamente, se non sono il modello giusto per quanto riguarda parità e frequenza di funzionamento non funzioneranno.  Cliccando sui link verrete trasferiti alla pagina di aquisto delle memorie  corrette per il vostro iMac, fate attenzione a non confonderle e non fate l’errore di mantenere i banchi vecchi, la cosa migliore è metterli tutti identici. I link saranno anche riportati in una tabella alla fine dell’articolo.
  • Che prestazioni di accesso al disco si otterranno dopo l’upgrade
    Con la sostituzione dell’hard disk interno, essendo l’interfaccia con il nuovo SSD di tipo SATA III, la velocità di accesso ai dati si attesterà sui 550MB/s. Collegando un SSD esterno alla porta Thuderbolt si otterranno velocità superiori ai 600 MB/s in scrittura e ai 750 MB/s in scrittura.
  • Che materiale  utilizzare per l’upgrade
    L’SSD da montare internamente è un SSD da 2,5″ alloggiato in una staffa di conversione.
    L’SSD da collegare esternamente alla porta Thunderbolt è il Trascend JetDrive 855.
    Le memorie sono da:
    16GB di tipo PC3-10600 DDR3 (1333) 204 pin SO-DIMM.
  • Quanto è difficile l’upgrade?
    questi modelli non hanno lo il vetro frontale incollato col biadesivo come i successivi a partire dal 2012.  Il vetro è tenuto in posizione da una serie di magneti al neodimio ad alte prestazioni. Tolto il vetro di protezione bisogna accedere all’Hard Disk smontando il monitor. La fase più delicata consiste nella separazione dei flat cable e dei cavi che collegano il monitor alla scheda madre; dopo il montaggio bisogna fare attenzione a riposizionare correttamente il sensore di temperatura sul nuovo SSD.
  • Installazione sistema dual boot MacOS – Windows
    l’iMac, nelle versioni precedenti al 2012, non supporta l’installazione di Windows 10, ma è possibile aggirare questa limitazione con un escamotage in fase di installazione ed un paziente lavoro di ricerca dei driver delle periferiche non riconosciute successivamente.
    Dopo avere installato High Sierra, il sistema operativo più aggiornato che può equipaggiare questo iMac , affidatevi all’Assistente Boot Camp  per creare la partizione Windows. Con Dall’assistente Boot Camp create la chiavetta con i driver, inserite un CD con Windows 7 nel lettore ottico e, da Boot Camp, lanciate l’installazione facendo molto bene attenzione a determinare lo spazio che vi servirà su Windows: dopo l’installazione sarà difficile cambiare le dimensioni delle partizioni. Se non siete deboli di cuore, bloccate l’installazione di Windows 7 subito dopo la creazione della partizione NTFS, espellete il CD di windows 7, rimpiazzatelo con quello  di Windows 10, riavviate il computer tenero premendo  il tasto Alt, scegliete l’avvio da CD e iniziate nuovamente  l’installazione di Windows avendo cura di scegliere lo spazio che avevate destinato a Windows e non quello dove è già installato MacOS. Potete anche lasciare finire l’installazione di Windows 7 e vedere se vi propone l’upgrade a Windows 10 (Dipende dalla licenza) o rifare l’installazione di Windows 10 partendo da CD o da una chiavetta USB bootable con l’installazioni di Windows 10 che avrete preparato su un  PC Windows seguendo una delle tante guide in rete.
  • Risorse utili per l’iMac 2011:
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2011 da 21,5″ : link
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2011 da 27″: link

iMac 2012 – 2013

porte iMac late 2012
porte imac late2012
  • Che Mac sono
    Si tratta di iMac con processore  intel core i5, e i7 a quatto core con frequenze diverse per i modelli da da 21,5 e 27 pollici. Sono diverse le novità che vengono introdotte in questi modelli che condizionano la strategia di  upgrade. Sul fronte dell’archiviazione, insieme al classico disco rigido, per i modelli con lo schermo da 27″  compare il Fusion Drive, un’ottima soluzione che coniuga la velocità dell’SSD alla maggiore capienza dell’hard disk. Le due unità vengono viste come un’unica entità che compare sulla scrivania con il classico nome “Macintosh HD”. oltre all’hard disk e al Fusion Drive vi è poi la possibilità di scegliere, ancora una volta solo per i modelli da 27″, una Flash Memory da 768 GB per l’iMac del 2012 e da 256GB, 512GB o 1TB per l’iMac 2013 .
    A differenza degli iMac precedenti, che montavano le USB 2.0, inutilizzabili per collegarvi un disco di avvio, i modelli del 2012 e del 2013 montano le USB 3.0 che con la loro velocità di 5,0 Gigabit al secondo consentono una velocità di trasferimento dati da un eventuale SSD esterno di 440 MB/s (Mega byte al secondo). A queste porte si aggiunge la Thunderbolt da 10 Gb/s  che, come abbiamo visto, può benissimo essere utilizzata per il collegamento di un SSD di avvio esterno.  Lo schermo non è retina ma è comunque di ottima qualità.
    Oltre che  per la navigazione in internet, utilizzando un browser di terze parti come Firefox sulla partizione MacOS  ed Edge su windows 10, questi iMac vanno  bene per fare girare  la suite Office di Microsoft o gli equivalenti open source. Se opportunamente upgradati possono essere utilizzati per un uso non professionale di software per il foto ritocco o per l’editing video; non sognatevi di montarci filmati 8K.
    Sulla partizione Windows o sulla virtualizzazione con Paralles  è sconsigliato mettere un Antivirus diverso da Defender che è quello di sistema di windows 10 ed è già installato.
  • Che tipo di upgrade hardware fare
    -SSD
    Tutto dipende dal tipo di unità montata. In caso di drive Fusion, le velocità in lettura variano tra i 300 e i 500 MB/s, mentre quelle in scrittura sono dell’ordine dei 250MB/s, una condizione che ne sconsiglia l’upgrade. Nel caso  in cui si voglia procedere comunque con la sostituzione dell’hard disk meccanico con un SSD, si otterrebbe un aumento di prestazioni soprattutto in scrittura: la velocità, in questo caso, si attesterebbe  intorno ai 470 MB/s. Va detto che, come risultato della separazione del drive, nel sistema comparirebbe, oltre al nuovo SSD anche un’unità  denominata Memoria flash, con una capacità di 24 GB, 32 GB o 128 GB a seconda delle annate.
    Nel caso che sia montata sia una  un’unità  Flash Drive da 768GB, disponibile in fase d’ordine per l’iMac 2012 da 27″, o da 256GB, 512GB o 1TB per l’iMac 2013 da  27″  si avrebbero velocità del tutto rispettabili e l’upgrade sarebbe inutile.
    Nel caso dell’unità base  con cui venivano venduti questi iMac, un hard disk della capacità di  1 TB, da 3,5″ nella versione da 27″ e da 2,5″ per il modello da 21,5″,  è senz’altro  possibile la sostituzione  con un SSD da 2,5″ ottenendo un notevole incremento prestazionale: si passa da 60MB/s a 500 MB/s con tempi di avvio inferiori ai 20 secondi.
    A partire dall’iMac del 2012 è stato eliminato il lettore DVD per cui non è più possibile lasciare l’Hard Disk al suo posto  andando a sostituirlo il lettore ottico con un SSD da 2,5″ da utilizzare come disco di avvio.
    Anche nel caso dell’iMac  2012 è possibile sfruttare la porta Thunderbolt per collegare un SSD esterno che a livello di prestazioni permetterebbe di raggiungere risultati addirittura superiori a quelli ottenibili sostituendo l’Hard Disk Interno.
    Collegare ad una delle porte  porte USB 3.0, un SSD da 2,5″ montato in un apposito box consentirebbe di ottenere la velocità di 440/460 MB/s spendendo solo circa  120€, senza smontare nulla e reciclando l’hard disk interno o il Fusion Drive come unità di storage o backup.
    -RAM
    Negli iMac del 2012 e 2013 da 21,5″ la memoria è aggiornabile solo da un centro autorizzato Apple. Negli iMac del  2012 e 2013 da 27″ l’upgrade della memoria RAM è possibile installando fino ad un massimo di 32 GB  in un totale di 4 slot, utilizzando  memorie di tipo PC3-12800 DDR3 (1600) 204 pin SO-DIMM. Le memorie devono essere scelte accuratamente, se non sono il modello giusto per quanto riguarda parità e frequenza di funzionamento non funzioneranno.  Cliccando sui link verrete trasferiti alla pagina di aquisto delle memorie  corrette per il vostro iMac, fate attenzione a non confonderle e non fate l’errore di mantenere i banchi vecchi, la cosa migliore è metterli tutti identici. I link saranno anche riportati in una tabella alla fine dell’articolo.
  • Che prestazioni di accesso al disco si otterranno dopo l’upgrade
    Con la sostituzione dell’hard disk interno, essendo l’interfaccia con il nuovo SSD di tipo SATA III, la velocità di accesso ai dati si attesterà sui 550MB/s.
    Collegando un SSD esterno alla porta Thuderbolt si otterranno velocità superiori ai 600 MB/s in scrittura e ai 750 MB/s in scrittura.
    Collegando un SSD esterno ad una delle porte USB 3.0 si otterrà una velocità di circa 440/460 MB/s.
  • Che materiale  utilizzare per l’upgrade
    L’SSD da montare è un SSD da 2,5″. Solo per i modell1  da 27″ è necessaria una  staffa di conversione.
    – L’SSD da collegare esternamente alla porta Thunderbolt è il Trascend JetDrive 855.
    – L’SSD da collegare alla porta USB 3.0 è un Samsung SSD 870 EVO da 1 TB inserito in un box BYCO trasparente UASP SATA III.
    – Le memorie per l’upgrade sono del tipo  PC3-12800 DDR3 (1600) 204 pin SO-DIMM. e vengono vendute a coppie da 8GB ciascuna. Per ottenere il massimo ammontare di 32 GB servono quindi due confezioni.
  • Quanto è difficile l’upgrade?
    Questi modelli hanno il  vetro frontale incollato col biadesivo per cui la sostituzione dell’hard disk interno, anche per il fatto che incastrati tra i bordi del vetro e lo chassis ci sono componenti quali il modulo Wi-Fi e la telecamera, è abbastanza difficoltosa: astenetevi se non ne capite nulla di elettronica e non avete una manualità più che buona. Per agevolarvi, più avanti abbiamo lincato le guide allo smontaggio passo passo di ifixit. Nel rimontaggio fate attenzione a posizionare correttamente i connettori ed i sensori di temperatura.
  • Installazione sistema dual boot MacOS – Windows
    Gli iMac del 2012 e del 2013 supportano l’installazione di Windows 10 con Boot Camp attraverso l’impiego di una chiavetta USB  come è spiegato in questo articolo del supporto Apple->LINK
  • Virtualizzazione con Parallels
    Negli iMac del 2012 e 2013, specialmente nelle versioni con processore i7, funziona molto bene la virtualizzazione di Parallel 19. Con la virtualizzazione si ottiene un ambiente in cui la macchina MacOS ospità un pc Windows 10 alla quale si può assegnare un’ammontare variabile di risorse a seconda delle prestazioni da ottenere. Nel caso si scelga questa soluzione è bene upgradare la memoria al massimo consentito.
  • Risorse utili per gli ‘iMac 2012 -2013:
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2012 da 21,5″ : link
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2012 da 27″: link
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2013 da 21,5″ : link
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2013 da 27″: link

iMac 2014 – 2015

iMac 2015
iMac 2015
  • Che Mac sono
    Con l’iMac da 27″ del 2014 fa il suo esordio lo schermo retina che, anche nel 2015, sarà appannaggio esclusivo del modello più grande. Un’altra novità che introducono gli iMac del 2014 è la porta Thunderbol 2, che viaggia alla fantastica velocità di 20 Gb/s. Se si riuscissero a trovare Box Thunderbolt 2 da collegare esternamente su questa portasi raggiungerebbe la ragguardevole velocità di trasferimento di almeno 1500 GB/S, ma purtroppo questi dispositivi sono introvabili. Per fortuna la porta Thunderbolt 2 è retro compatibile con la porta Tunderbolt per cui si può usare il mitico Trascend JetDrive 855 capace di garantire la velocità di 600 MB/s in scrittura e ai 750 MB/s in scrittura.
    Per i modelli del 2014 la scelta dei processori spaziava da un Intel Core i5 dual core disponibile solo nella versione a 1,4 Ghz per l’iMac 21″ agli  Intel Core i5 quad-core a 3,5GHz e Intel Core i7 quad-core a 4,0GHz per i modelli da 27″. Gli iMac del 2015, invece, offrivano processori Intel Core i5 dual-core a 1,6GHz  o Intel Core i5 quad-core a 2,8GHz per il modello da 21,5″ mentre per il modello da 27″ pollici era possibile scegliere solo un processore Intel Core i5 quad-core a 3,3GHz.
    Per quanto riguarda l’archiviazione, insieme al classico disco rigido, per i modelli di entrambe le annate si poteva scegliere un Fusion Drive da 1TB o unità flash da 256GB per gli iMac da 21,5″, mentre per i modelli con lo schermo da 27″ , oltre  al Fusion Drive da 3TB, era disponibile un’unità flash (SSD) da 256GB, 512GB o 1TB.
    Utilizzabili  per la navigazione in internet utilizzando un browser di terze parti come Firefox sulla partizione MacOS ed Edge su windows 10, questi iMac vanno  bene per fare girare  la suite Office di Microsoft o gli equivalenti open source. Se opportunamente upgradati possono essere utilizzati per un uso semi professionale di software per il foto ritocco o per l’editing video. Sulla partizione Windows o sulla virtualizzazione con Paralles  è sconsigliato mettere un Antivirus diverso da Defender che è quello di sistema di windows 10 ed è già installato.
    La dotazione di porte comprende, oltre alla già citata Thunderbolt 2 anche quattro porte USB 3.0 alle quali è possibile collegare un SSD esterno che trasferirebbe dati alla velocità di di circa 440/460 MB/s.
  • Che tipo di upgrade hardware fare
    -SSD
    Tutto dipende dal tipo di unità montata. In caso di drive Fusion, le velocità in lettura variano tra i 300 e i 500 MB/s, mentre quelle in scrittura sono dell’ordine dei 250MB/s, una condizione che ne sconsiglia l’upgrade. Nel caso  in cui si voglia procedere comunque con la sostituzione dell’hard disc meccanico con un SSD, si otterrebbe un aumento di prestazioni soprattutto in scrittura: la velocità, in questo caso, si attesterebbe  intorno ai 470 MB/s. Va detto che, come risultato della separazione del drive, nel sistema comparirebbe, oltre al nuovo SSD anche un’unità  denominata Memoria flash, con una capacità di 24 GB, 32 GB o 128 GB a seconda delle annate.
    Nel caso che sia montata sia una  un’unità  Flash Drive o SSD si avrebbero velocità del tutto rispettabili e l’upgrade sarebbe inutile.
    Nel caso dell’unità base  con cui venivano venduti questi iMac, un hard disk della capacità di  1 TB, da 3,5″ nella versione da 27″ e da 2,5″ per il modello da 21,5″  è senz’altro  possibile la sostituzione  con un SSD da 2,5″ ottenendo un notevole incremento prestazionale: si passa da 60MB/s a 500 MB/s con tempi di avvio inferiori ai 20 secondi.
    A partire dall’iMac del 2012 è stato eliminato il lettore DVD per cui non è possibile l’Hard Disk al suo posto  andando a sostituirlo il lettore ottico con un SSD da 2,5″ da utilizzare come disco di avvio.
    Anche nel caso degli iMac 2013 – 2014  è possibile sfruttare la porta Thunderbolt 2 per collegare un SSD esterno che a livello di prestazioni permetterebbe di raggiungere risultati addirittura superiori a quelli ottenibili sostituendo l’Hard Disk Interno.
    Collegare ad una delle porte  porte USB 3.0, un SSD da 2,5″ montato in un apposito box consentirebbe di ottenere la velocità di 440/460 MB/s spendendo solo circa  120€, senza smontare nulla e reciclando l’hard disk interno o il Fusion Drive come unità di storage o backup.
    -RAM
    Negli iMac del 2014 e 2015 da 21,5″ la memoria Non è aggiornabile. Negli iMac del  2014 e 2015 da 27″ l’upgrade della memoria RAM è possibile installando fino ad un massimo di 32 GB  in un totale di 4 slot utilizzando  memorie di tipo PC3-12800 DDR3 (1600) 204 pin SO-DIMM. Le memorie devono essere scelte accuratamente, se non sono il modello giusto per quanto riguarda parità e frequenza di funzionamento non funzioneranno.  Cliccando sui link verrete trasferiti alla pagina di aquisto delle memorie  corrette per il vostro iMac, fate attenzione a non confonderle e non fate l’errore di mantenere i banchi vecchi, la cosa migliore è metterli tutti identici. I link saranno anche riportati in una tabella alla fine dell’articolo.
  • Che prestazioni di accesso al disco si otterranno dopo l’upgrade
    Con la sostituzione dell’hard disk interno, essendo l’interfaccia con il nuovo SSD di tipo SATA III, la velocità di accesso ai dati si attesterà sui 550MB/s.
    Collegando un SSD esterno alla porta Thuderbolt si otterranno velocità superiori ai 600 MB/s in scrittura e ai 750 MB/s in scrittura.
    Collegando un SSD esterno ad una delle porte USB 3.0 si otterrà una velocità di circa 440/460 MB/s.
  • Che materiale  utilizzare per l’upgrade
    L’SSD da montare è un SSD da 2,5″. Solo per i modelli  da 27″ è necessaria una  staffa di conversione.
    – L’SSD da collegare esternamente alla porta Thunderbolt è il Trascend JetDrive 855.
    – L’SSD da collegare alla porta USB 3.0 è un Samsung SSD 870 EVO da 1 TB inserito in un box BYCO trasparente UASP SATA III.
    – Le memorie per l’upgrade sono del tipo  PC3-12800 DDR3 (1600) 204 pin SO-DIMM. e vengono vendute in un kit di 4 banchi da 8GB ciascuno corrispondenti al massimo ammontare di 32 GB.
  • Quanto è difficile l’upgrade?
    Gli iMac del 2014 e del 2015 hanno il  vetro frontale incollato col biadesivo per cui la sostituzione dell’hard disk interno, anche per il fatto che incastrati tra i bordi del vetro e lo chassis ci sono componenti quali il modulo Wi-Fi e la telecamera, è abbastanza difficoltosa: astenetevi se non ne capite nulla di elettronica e non avete una manualità più che buona. Per agevolarvi, più avanti abbiamo lincato le guide allo smontaggio passo passo di ifixit. Nel rimontaggio fate attenzione a posizionare correttamente i connettori ed i sensori di temperatura.
  • Installazione sistema dual boot MacOS – Windows
    Gli iMac del 2014 e del 2015 supportano l’installazione di Windows 10.
    Con i modelli del 2014 bisogna utilizzare con Boot Camp attraverso l’impiego di una chiavetta USB  come è spiegato in questo articolo del supporto Apple->LINK.
    Con i modelli del 2015 è possibile installare Windows 10 utilizzando Boot Camp ma facendo  a meno della chiavetta USB come è spiegato in questo articolo del supporto Apple->LINK.
  • Virtualizzazione con Parallels
    Negli iMac del 2012 e 2013, specialmente nelle versioni con processore i7, funziona molto bene la virtualizzazione di Parallel 19. Con la virtualizzazione si ottiene un ambiente in cui la macchina MacOS ospità un pc Windows 10 alla quale si può assegnare un’ammontare variabile di risorse a seconda delle prestazioni da ottenere. Nel caso si scelga questa soluzione è bene upgradare la memoria al massimo consentito.
  • Risorse utili per gli iMac 2014 -2015:
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2014 da 21,5″ : link
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2014 da 27″: link
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2015 da 21,5″ : link
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2015 da 27″: link

iMac 2017

iMac2017 21,5"
iMac2017 21,5″
  • Che Mac è
    Quello del 2017 è un iMac che porta con sé qualche contraddizione. È il primo iMac su cui esordisce il connettore USB-C con due porte sulle quali viene veicolato il protocollo Thundelbolt 3 che permette connessioni  alla strepitosa velocità di 40 Gb/s e il protocollo USB 3.1 Gen 2 a 10 Gbps, ma, al tempo stesso, nel modello da 21,5″ viene venduto nella configurazione base con un anacronistico hard disk meccanico 5400 rpm da 1TB che, con gli aggiornamenti di MacOS ed il passare degli anni, diventa un vero è proprio cancro capace di rendere questa macchina, che sarebbe ancora validissima, inutilizzabile. La stessa macchina era configurabile anche con un Fusion Drive da 1TB , con il quale è in grado di raggiungere la velocità di 750 MB/s in scrittura e 1300 MB”/s in lettura, e con un SSD da 256GB con il quale arriva  a prestazioni ancora migliori. Nell’iMac 2017 da 27″ l’unità di archiviazione era configurabile con Fusion Drive fino  3TB o con unità SSD da 256, 512GB, 1TB o 2TB, ragion per cui si può escludere questo modello dalle opzioni di upgrade.
    Negli iMac del 2017, inoltre, esattamente come succede per i nuovi Mac,  non è possibile aggiornare la Memoria RAM, quindi nei prossimi paragrafi non ci occuperemo di questo aspetto.
    Gli iMac del 2017 sono macchine adatte ad ogni utilizzo compreso quelli relativi al montaggio video ed alla postproduzione fotografica a patto di essere equipaggiati da una  buona dotazione di memoria che, in questi modelli, in fase d’ordine poteva raggiungere anche i 64GB per la versione da 27″.
  • Che tipo di upgrade hardware fare
    -SSD
    Gli unici iMac che necessitano della sostituzione dell’hard disk sono gli imac 2017 da 21,5″ con  hard disk meccanico da 1TB. Le opzioni disponibili sono quattro di seguito illustrate in ordine di prezzo crescente:
    – la sostituzione dell’hard disk interno con un  SSD da 2,5″ SATA III, che porterebbe la velocità di accesso ai dati a crca 500 MB/s;
    -il collegamento di unSSD esterno SATA III da 2,5″in un box USBche, viste le limititazioni dell’interfacia SATA III raggiungerebbe velocità di trasferimento di circa 460 MB/s e, proprio per queste limitazioni può essere collegato indifferentemente ad una porta con connettore USB – A tradizionale o ad una porta USB 3.1 Gen 2 su connettore USB-C;
    – Il collegamento di un SSD NVme M.2.2 in un Box USB 3.1 Gen 2 collegato al connettore USB-C che permetterebbe di raggiundere velocità di trasferimento poco inferiori ad 1000 MB/s;
    – il collegamento di un SSD NVme M.2.2 in un Box Thunderbolt 3, soluzione che permetterebbe di raggiungere la velocità di trasferimento di 1600 MB/s.
    -RAM
    Nessun upgrade disponibilile, possibile solo la configurazione di tagli di memoria differenti in fase di acquisto.
  • Quanto è difficile l’upgrade?
    Gli iMac del 2017 hanno il  vetro frontale incollato col biadesivo per cui la sostituzione dell’hard disk interno, anche per il fatto che incastrati tra i bordi del vetro e lo chassis ci sono componenti quali il modulo Wi-Fi e la telecamera, è abbastanza difficoltosa: astenetevi se non ne capite nulla di elettronica e non avete una manualità più che buona. Per agevolarvi, più avanti abbiamo lincato le guide allo smontaggio passo passo di ifixit. Nel rimontaggio fate attenzione a posizionare correttamente i connettori ed i sensori di temperatura.
  • Installazione sistema dual boot MacOS – Windows
    Gli iMac del 2017 supportano l’installazione di Windows 10 ed è possibile installare Windows 10 utilizzando Boot Camp ma facendo  a meno della chiavetta USB come è spiegato in questo articolo del supporto Apple->LINK.
  • Virtualizzazione con Parallels
    Negli iMac del 2017, specialmente nelle versioni con processore i7, funziona molto bene la virtualizzazione di Parallel 19. Con la virtualizzazione si ottiene un ambiente in cui la macchina MacOS ospità un pc Windows 10 alla quale si può assegnare un’ammontare variabile di risorse a seconda delle prestazioni da ottenere.
  • Risorse utili per l’imac 2017 da 21,5″
    – link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2017 da 21,5″ : link.

Risorse utili per tutti gli upgrade

  • Perché un SSD da metttere in un case e non un SSD venduto già completo di interfaccia?
    Se per ospitare l’archivio dei nostri file sono importanti la capienza e la velocità, quando si sceglie un SSD esterno per renderlo disco di avvio di un sistema operativo bisogna fare attenzione: velocità e capienza da sole non bastano. I dischi destinati ad ospitare un sistema operativo devono possedere la funzione essenziale del wear leveling e devono essere espressamente progettati per supportare un grande numero di scritture. Mentre il sistema operativo funziona, infatti, sono tantissimi i file, come quelli di log o i file del registro di windows, ad esempio, che vengono riscritti continuamente. Ogni cella di memoria dell’SSD è garantita per un numero massimo di scritture, se si scrive tante volte lo stesso file sulle stesse celle, l’area che lo contiene si consumerà  in poco tempo e il deterioramento di quest’area provocherà l’avaria dell’intera unità.  Avere un sistema di wear leveling codificato a livello di controller, permette di distribuire le scritture su tutte le celle dell’SSD e non soltanto su alcune.
    Per fare un esempio concreto, i dischi SSD Extreme della SanDisk , ottimi per l’archiviazione ed il backup , non sono idonei ad ospitare un sistema operativo come certifica un’addetta del Customer Care di SanDisk ad un utente che porge la domanda specifica.
  • Istruzioni per l’installazione di una nuova copia di MacOS sul nuovo SSD interno
    Se avete inserito il nuovo SSD all’interno dell’iMac per installare una nuova copia dovrete procedere attraverso il sistema di revcovery premendo la giusta sequenza di tasti durante il riavvio. A seconda dei tasti premuti si potrà installare l’ultima versione installata sull’iMac oppure  l’ultima versione più recente di macOS compatibile con il vostro iMac scaricandola da internet.
    – Comando (⌘)-R: avvio dal sistema di recupero di macOS integrato. Utilizzate questa combinazione di tasti per reinstallare l’ultima versione di macOS installata nel sistema, oppure per utilizzare le altre app di macOS Recovery. Non necessita di un collegamento ad internet.
    Opzione-Comando (⌘)-R: avvio da macOS Recovery tramite internet. Utilizzate questa combinazione di tasti per reinstallare macOS e aggiornare il sistema alla versione più recente di macOS compatibile con il vostro iMac.
    – Maiuscole-Opzione-Comando(⌘)-R:
    avvio da macOS Recovery tramite internet. Utilizzate questa combinazione di tasti per reinstallare la versione di macOS fornita con il vostro Mac oppure la versione più vicina ancora disponibile.
  • Istruzioni per l’installazione di una nuova copia di MacOs sul nuovo SSD esternoUna volta connesso il box con l’SSD prescelto in base al vostro piano di upgrade sarà necessario lanciare Utility Disco per formattarlo. Se sull’iMac abbiamo pianificato di installare una versione di MacOS uguale o maggiore alla 10.12 Sierra, sarà necessario utilizzare il formato APFS, altrimenti bisognerà utilizzare il vecchio HFS Plus. Una volta fatto questo sarà  possibile scaricare l’installer di macOS dal Mac App Store e avviare il processo di installazione selezionando l’SSD esterno come destinazione. Una volta completata l’installazione, sarà  possibile avviare il Mac utilizzando l’SSD esterno premendo il tasto Opzione all’avvio e selezionando il nuovo SSD come disco di avvio.
  • Istruzioni per la clonazione dell’hard disk sul nuovo SSD
    La maniera migliore per effettuare l’upgrade consiste nell’istallare MacOS ex novo, reinstallare tutti i programmi e recuperare i dati da iCloud. Se però abbiamo poco tempo, la necessità di tornare operativi al più presto e sull’hard disk un’installazione  di MacOS particolarmente pulita, qualunque metodo abbiate scelto per effettuare l’upgrade tra quelli proposti, potete optare per la clonazione dell’hard disk sul nuovo SSD con Carbon Copy Cloner (LINK al sito del produttore). In questa maniera, terminata l’operazione, potrete partire immediatamente con il vostro abituale ambiente operativo. L’opzione clonazione funziona anche se abbiamo intenzione di installare un SSD internamente: una volta clonato l’hard disk su un SSD esterno, sarà sufficiente toglierlo dal case e metterlo al posto dell’hard disk per avere  l’ambiente originario fino dieci volte più veloce.
    Ecco le istruzioni passo passo.
    1) Collegare l’SSD alla porta prescelta
    2) Aprire Utility Disco. Nella tendina “Vista” in alto a sinistra selezionare  “Mostra tutti i dispositivi”.
    3) Selezionare il vostro SSD al livello più alto, cliccate su inizializza e, nella maschera che si proporrà scegliete il nome che vi piace, nella figura  è “Macintosh SSD”, e, se disponibile la formattazione di tipo APFS, altrimenti Mac OS esteso (journaled); scegliete anche lo schema Mappa partizione GUID.Il formato APFS è nato per gestire gli SSD ma è  adatto agli iMac che possono montare MacOS 10.13 High Sierra e successivi, vale a dire dagli iMac di fine 2012 ai  più recenti. Per i modelli precedenti la formattazione dovrà essere Mac OS esteso (journaled).

    Formattazione SSD
    Formattazione SSD

    4) Scaricate e lanciate Carbon Copy Cloner (LINK al sito del produttore) dopodiché scegliete come sorgente il vecchio hard disk , come destinazione, il nuovo SSD e premete il bottone “Clona”.

    Carbon Copy Cloner
    Carbon Copy Cloner

    5) al termine del processo riavviate i Mac tenendo premuto il tasto option, scegliete come disco di avvio il nuovo SSD e godetevi il vostro iMac che viaggia a tutta velocità.
    6) Solo nel caso in cui abbiate scelto di sostituire il disco interno, smontate il vecchio hard disk seguendo le istruzioni che vi abbiamo dato nei paragrafi precedenti ed installate il nuovo. Il vecchio disco potrà essere formattato riutilizzato come unità di backup time machine o unità di archiviazione.

  • Istruzioni per l’installazione di MacOS da chiavetta: leggete gli ultimi tre paragrafi di questo nostro articolo ->LINK 
  • Istruzioni per la creazione di una chiavetta bootable con l’installazione di Windows 10 ->link
  • Istruzioni di intallazione dell’ upgrade di memoria RAM per tutti gli iMac ->link

Tabella riepilogativa del materiale

SSD + Staffa per montaggio interno
SSD da 2,5″ per tutti i montaggi interni staffa di conversione da aggiungere agli SSD da 2,5″
per gli upgrade  in cui l’hard disk da sostituire è da 3,5″

 

Memorie iMac 2008 (4GB)
iMac 2009 (8GB) 
iMac 2010-2011 (16GB)
iMac 2012 -2013 27″iMac 2014- 2015 27″
Kit iMac 2008 (4GB) Kit iMac 2009 (8GB) Kit iMac 2010-2011 (16GB)
———————-
iMac 2012 -2013 27″ (si ottinene la massima capacità di 32 GB acquistando 4 banchi) iMac 2014- 2015 27″ (si ottinene la massima capacità di 32 GB acquistando  4 banchi)
Case SSD e relativi SSD da collegare esternamente

Transcend JetDrive 855 SSD con Custodia 960 GB
per iMac 2012-2013-2014-2015

BYCO Box Case Trasparente Tool-Free per SSD 2,5”
da acquistare con SSD 2,5″
per iMac 2012-2013-2014-2015 – 2017

SABRENT SSD 1TB, SSD NVMe PCIe M.2
per iMac 2017
da acquistare con Box Sabrent  per connessione USB-C 3.1 Gen 2
o Box Sabrent per connessione Thunderbolt 3

 Box Sabrent  per connessione USB-C 3.1 Gen 2
per iMac 2017
da acquistare con
SABRENT SSD 1TB, SSD NVMe PCIe M.2
Box Sabrent per connessione Thunderbolt 3
per imac 2017da acquistare con
SABRENT SSD 1TB, SSD NVMe PCIe M.2

 

Conclusioni

Ci auguriamo che questo articolo vi sia stato utile, nel caso qualcosa non sia chiaro o abbiate suggerimenti fatecelo sapere nei commenti all’articolo o sui social dove vi preghiamo di condividerlo.

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